Di cosa si parliamo qui?
Un sogno diventato realtà. Quello di poter vivere immersi nella natura e staccare la spina da una vita frenetica fatta solo di liste di cose e scadenze da rispettare.
Così è nato IntraMundi, un progetto che intende riportare le persone in Natura, che sia nel bosco o nella conoscenza.
I suoi protagonisti sono Giulia Raponi, guida ambientale escursionistica e di Forest Bathing
e Marco Prati, farmacista, naturopata e massaggiatore.
Viviamo tra Fanano e Fiorano e le attività che proponiamo si svolgono on line (consulenze naturopatiche di Marco) oppure in presenza, racconta Giulia.
La parte di immersione e pratiche nei boschi (trekking o escursioni) avviene principalmente a Fanano, il paese che ci ha adottato circa un anno fa, e sono rivolte sia ad adulti che a bambini.
Ci piace l’idea di aiutare i genitori a riportare i bimbi in natura, in un bosco, a fare una passeggiata, un laboratorio didattico lontano dai centri commerciali e dai computer…
Per gli adulti è diverso: organizziamo eventi che li aiutino a staccare la mente dalla routine e dalle preoccupazioni.
Il bosco è davvero potente e magico: provare per credere!
Trekking e ciaspolate, meditazioni, laboratori di trasformazione e riconoscimento delle piante, condivisione di storie e leggende, per andare insieme alla scoperta dell’origine delle cose.
L’idea, insieme al blog intramundi.it, è nata nel 2018, crescendo piano piano:
«Possiamo dire che amiamo IntraMundi come se fosse nostro figlio, infatti è a tutti gli effetti il nostro progetto di vita – sorridono Giulia e Marco –
La gratificazione più grande sono le persone che vengono con noi a fare le esperienze che proponiamo o i trattamenti di Marco.
Si affidano a noi e per ora, possiamo dirlo, rimangono tutti contenti.
Questa nuova vita ci ha regalato nuovi amici, una famiglia di adozione che sono i ragazzi del Rifugio Spigolino di Fanano.
Un posto felice dove fare ritorno.
Ci ha regalato incontri speciali come quello nel bosco con un signore di 78 anni che, l’inverno scorso, è partito con il suo zaino da casa e ha detto
“Rientro quando finisce la pandemia…Ho diviso il pane con i cinghiali, ho dormito con gli ululati del lupo nella notte, le foglie come materasso, macinato chilometri e non ho mai avuto paura.”
Più passa il tempo più capiamo che lo stile di vita che vogliamo è quello delle persone che lavorano la terra, lavorano sodo per ospitare pellegrini e turisti, si fanno la legna da soli, imparano a riconoscere il vento e il suono della neve sotto allo scarpone.
Giulia e Marco vorrebbero con la loro storia far riflettere le persone su alcuni semplici concetti che ci riguardano tutti, più da vicino.
Perché camminare nel bosco? Perché ci si apre al mondo.
Camminare in natura implica l’uso di tutti e cinque i sensi e ci mette in contatto con noi stessi. E’ un gesto oggi anacronistico perché lento.
Perché la natura? Perché la natura è amore incondizionato allo stato puro.
Per il 2022 vorremmo organizzare molti più laboratori per adulti e bambini, più meditazioni nel bosco, cose semplici, alla portata di tutti e almeno un paio di week end lunghi zaino in spalla, per piccoli gruppi di persone.
Riteniamo che il bello e il brutto delle cose lo creiamo noi essere umani con il nostro cuore, la nostra anima, i nostri pensieri, concludono Giulia e Marco.
Ciò che ci da speranza è anche ciò che ci fa paura: la poca consapevolezza di ciascuno di noi nel non riuscire ad andare e vedere oltre.
Nel non avere sogni e a combattere per essi.
Si può abbracciare con il cuore e accarezzare con le parole.
La Natura è la nostra casa e ci innamoriamo perdutamente di lei ad ogni passo nel bosco.
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