Non avete ancora visitato il Parco del Sojo? Male! Anzi malissimo!
Il titolo di questo articolo è volutamente provocatorio.
Spesso tendiamo a visitare i luoghi più famosi a discapito di piccole perle nascoste nel nostro bellissimo stivale.
Oggi ti parliamo del Parco Del Sojo, in provincia di Vicenza, è un museo di arte contemporanea a cielo aperto. Proveremo a fartene innamorare augurandoci tu possa viverlo con la stessa intimità e forza con cui l’abbiamo vissuto noi.
Un percorso, che si snoda all’ombra di un bosco di faggi, querce e betulle, che ti porterà alla scoperta di 80 opere d’arte realizzate da artisti proveniente da ogni parte del mondo.
Come a Ledro Land Art, molte opere sono state costruite proprio sul luogo utilizzando diversi tipi di materiali tra cui ceramica, legno, pietra, bronzo e acciaio.
Ogni installazione ha il proprio ciclo di vita.
Studiate per tornare in natura, non saranno mai rimosse.
Per questo motivo quello che oggi vedrai in queste fotografie, non coinciderà mai con quello che vedrai quando visiterai questo luogo prezioso.
E’ necessario ringraziare il padre di questo parco, visitato anche in piena notte da Vittorio Sgarbi nel 2005, che ha fortemente voluto e realizzato un micro cosmo dove gli animi si possono ritrovare e godere delle meraviglie della natura e dell’uomo.
Parliamo di Diego Morlin, un architetto che abbiamo avuto il piacere di conoscere e che non dimenticheremo mai.
Un animo gentile, semplice, ricco di umanità e conoscenza.
Poesia e fascino giocano a nascondino tra i rami, a te che andrai a visitarlo è richiesto solo di lasciare aperte le porte del cuore e di avere occhi puri come quelli dei bambini.
Il Parco del Sojo è arte dentro ad altra arte, la natura modifica e plasma se stessa imprimendo le proprie energie nelle opere, modificandole per sempre.
Mai uguali a se stesse, creano nell’occhio del visitatore una domanda reale quanto cruda: “per quanto tempo dureranno”
La risposta per noi è semplice. Per sempre dentro te stesso!
Saranno immagini solo tue, esclusive proprio come l’iride di chi le guarda.
Ti lasciamo ancora qualche immagine e ci auguriamo tu possa godere di questa bellezza presto.
Mentre passeggi nel bosco cercando le opere d’arte immagina anche che questo territorio un tempo era usato dalle streghe come luogo di ritrovo per i sabba.
Alcune opere, come questa sotto, prendono spunto proprio da essere fantastici che un tempo vivano in Lusiana.
Curiosità: il Parco del Sojo è l’unico parco privato di Arte Contemporanea in Italia
Info utili:
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