La traduzione di squatty potty è una sola: stai facendo la cacca nel modo sbagliato!
La posizione che assumi sul water di casa è innaturale e sopratutto sbagliata!
Perché? Adesso te lo spieghiamo
Di cosa si parliamo qui?
E’ ormai scientificamente provato che il miglior modo per defecare è quello di mettersi in squat, come del resto ci insegnano gli animali.
La posizione “da seduti” non facilita l’evacuazione, anzi limita lo svuotamento intestinale.
Il dottor Dov Sikirov nel 2003 pubblicò uno studio in cui confrontò 3 modi di fare la cacca:
Cronometro alla mano misurò di tempi medi di… si, hai capito.
Chi si accovacciava “tagliava il traguardo” in meno di 50 secondi, quelli che invece usavano il water impiegavano in media due minuti!
Se questo studio venisse condotto oggi, compici la compagnia dei social, i tempi si dilaterebbero ancora di più!
Adesso che te lo ha detto anche uno scienziato, avrai ormai capito che senza lo squatty potty la stai facendo nel modo sbagliato!
Farla da seduto comporta un maggiore sforzo muscolare, esponendoti a rischi come emorroidi, gonfiori e costipazione.
Questa diatriba è tutt’altro che recente, negli anni sessanta l’architetto Alexander Kira definì
il water moderno è un oggetto che mal si adatta al nostro corpo, è potenzialmente dannoso.
Gli studi dimostrano che la posizione detta squat (accovacciata) migliora la nostra capacità di eliminare le feci.
Questo può diminuire molte malattie dei nostri tempi, tra cui gonfiore, emorroidi e stipsi.
Non dimentichiamo che questi disturbi sono correlabili non solo a una errata postura durante la seduta quotidiana, ma anche a una cattiva alimentazione e uno scorretto stile di vita.
Il consiglio è quello di analizzare il problema a 360° magari avvalendosi dell’aiuto di un esperto.
La dimostrazione fisiologica che invita all’utilizzo di uno squatty potty risiede nel fatto che il muscolo pubo rettale durante la defecazione da seduti crea uno sorta di strozzo intorno al retto.
Questo non avviene nella posizione “alla turca” che al contrario linearizza il retto e agevola i passaggio delle feci.
Queste sono le parole del professore di gastroenterologia Enrico Corazziari dell’università la sapienza di Roma.
La posizione alla turca (o utilizzando uno squatty potty) diminuisce lo sforzo necessario per defecare.
Non hai capito bene i tecnicismi fisiologici?
Allora te li faccio spiegare da un bel principe e dal suo unicorno.
Per dover di informazione voglio anche dirti che la defecazione è un equilibrio tra diversi fattori, per esempio la contrazione degli addominali.
Nella posizione squatty potty la capacità di contrazione si riduce a favore delle linearizzazione del retto.
Il gastroenterologo Corazziari suggerisce che è fondamentale, squatty potty o no, toccare con i piedi il pavimento per riuscire a contrarre l’addome.
Altro punto che ci preme segnalarti è nella posizione squat è bene non restare per tempi prolungati.
Quindi vuoi leggere un libro fallo sul divano e guarda il cellulare seduto in poltrona.
Per trovare le origini di questo magico panchetto abbiamo già menzionate in precedenza le ormai vecchie “turche”.
Queste fornivano la posizione più naturale assunta dai nostri antenati e quella fisiologicamente migliore.
Sappiamo che sarebbe scomodo tornare indietro e diciamocelo, anche poco bello ai nostri occhi entrare in un bel bagno nuovo e trovare una turca.
La soluzione è semplice, un piccolo rialzo o uno squatty potty, risolveranno il problema.
Provare per credere.
Molti disturbi possono risolversi con un “ritorno alle origini”.
L’altezza dello squatty potty è variabile in base alla tua altezza.
In genere varia dai 17 ai 23 cm.
Ne esistono infinite versioni, te ne proponiamo alcune qui.
A noi non piace la plastica e preferiamo il legno, a te la scelta.
Tieni in considerazione che questo oggetto diventerà un elemento d’arredo del tuo bagno, quindi sceglilo con accuratezza!
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