Torre Maina, Modena. Incontriamo Stefania Severi e vi raccontiamo la sua storia.
Ci sono davvero persone che cercano di fare quotidianamente il meglio che possono?
La risposta è sì!
Questa è la storia di una domenica pomeriggio passata con Stefania Severi, coltivatrice BIO.
Una domenica pomeriggio fatta di chiacchiere, assaggi e dolci presenze feline.
Per una serie di vicissitudini Stefania sconvolge la sua vita e cambia radicalmente. Abbandona il suo lavoro e decide di gestire il podere di famiglia.
Va a vivere nella casa della nonna dove andava in vacanza da piccola e dove 7 ettari di terreno attendevano il suo ritorno per rendere reale e tangibile quella che, fino a poco tempo prima, era solo una grande passione.
Ed è così che la sua favola inizia a diventare realtà. Il suo amore per i grandi antichi diventa, a tutti gli effetti, il suo lavoro.
Di cosa si parliamo qui?
Ne parla con estremo rispetto definendola “organismo agricolo equilibrato”, conosce i suoi ritmi, sa cosa le fa bene e cosa evitare.
E’ lei che la lavora. Si occupa personalmente di tutto: coltivazione, etichettatura, comunicazione e vendita. Solo alcune lavorazioni molto impegnative vengono affidate a contoterzisti.
E’ lei che dedica corpo e mente e tante fatiche a questo terreno che a sua volta le regala i frutti di un rapporto amorevole tra uomo e natura.
Produce attraverso una filiera biologica farine e pasta secca, cereali da granella e legumi secchi.
2000mq sono dedicati all’orto misto e alle erbe officinali (lavanda, rosmarino, timo, camomilla, menta, malva, calendula).
Le coltivazioni sono principalmente improntate su cereali antichi quali Senatore Cappelli, farro dicocco e monococco, e ceci.
Buono perché coltivato con il cuore in un terreno carico di energia che passa di generazione in generazione.
Buono perché viene coltivato nel rispetto della Natura, senza pesticidi, senza sostanze ammendanti e ruotando tipi diversi di coltivazioni, nel pieno rispetto della terra e dell’ambiente.
Buono perché la produzione rispetta una filiera rigorosamente scelta da Stefania. Il grano viene macinato a pietra in un mulino nell’appennino modenese.
La farina, invece, viene lavorata in un piccolo pastificio biologico di Ferrara.
“Fa che il cibo sia la tua medicina” recitava Ippocrate
Essere consapevoli di ciò che si mangia è il primo passo verso la prevenzione. E’ a tavola infatti che possiamo costruire il primo presidio per combattere l’insorgere di malattie e disturbi, prendendoci cura così della nostra salute.
Potete contattare Stefania Severi qui
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