Il caduceo è il bastone di Mercurio, messaggero degli dei.
Intorno ad esso si avvolgono due serpenti intrecciati fra loro e alla sommità troviamo due ali.
Ma è davvero tutto qui il significato del simbolo della farmacia?
Di cosa si parliamo qui?
Un’asta attorno a cui sono attorcigliati due serpenti, sormontata da un elmetto alato.
Leggenda narra che durante un viaggio in Arcadia, Mercurio intervenne nella lotta fra due serpenti, gettò fra loro il suo bastone e subito essi si rappacificarono arrotolandosi intorno al suo bastone.
Dal latino caduceus deriva forse dal greco karykaion, messaggero.
Ecco perché il caduceo rappresenta un simbolo di pace.
Essendo lo strumento di un dio, il caduceo rappresentava un lasciapassare: i messaggeri erano inviolabili, in quanto operavano sotto la protezione di Mercurio.
Il caduceo rappresenta l’integrazione dei quattro elementi: il bastone corrisponde alla terra, le ali all’aria, e i serpenti rispettivamente al fuoco e all’acqua per analogia con i movimenti delle onde e delle fiamme.
Il caduceo è un simbolo molto antico e lo ritroviamo in India scolpito sui nagakal, tavolette di pietra usate come offerte votive, poste all’ingresso dei tempi.
Gli abitanti della Mesopotamia consideravano i serpenti intrecciati un emblema del dio che cura tutte le malattie, un’attribuzione che fu in seguito recepita dalla cultura greca e preservata fino ai nostri giorni.
Nell’antico Egitto il detentore della medicina era Thot-Hermes. Fu lui a portare dal cielo la scrittura e il linguaggio facendone dono agli uomini. Nei geroglifici Thot è rappresentato con il simbolo del caduceo.
Nel caduceo l’equilibrio viene espresso due volte, nel serpenti e nelle ali, il che sottolinea il supremo stato di forza e autocontrollo.
Questo equilibrio che può essere raggiunto sia sul piano fisico degli istinti, i serpenti, che su quello superiore dello spirito, le ali.
La malattia spesso è psicosomatica: da un conflitto della psiche si genera un sintomo sul corpo.
Risolto il conflitto si attiva la guarigione.
Viene utilizzato il serpente come archetipo di rinnovamento interiore, morte e rinascita.
Un serpente cambia la pelle, abbandona il vecchio per rinascere in una nuova forma.
Il significato del caduceo nel buddismo esoterico rimanda alle proprietà elettriche del prana nella respirazione.
Quando i sensi vengono calmati, l’attenzione focalizzata al centro dalle sopracciglia e le narici usate per controllare il respiro, la Kundalini sale verso l’alto.
La Kundalini è l’energia divina che risiede in ogni essere umano che giace dormiente e arrotolata alla base della spina dorsale.
Sui sacri testi vedici la Kundalini è simboleggiata proprio dal serpente.
Nella corpo vi sono tre canali principali che veicolano l’energia: Ida, Pingala e Sushumna.
I due serpenti del caduceo rappresentano Ida e Pingala.
Sushumna è il bastone, l’entità centrale sulla quale i serpenti si attorcigliano.
Dal punto di vista anatomico Sushumna corre dentro il midollo spinale, Ida e Pingala lungo i suoi lati.
Il sistema energetico del corpo umano è poi completato dai centri energetici chiamati chakra.
Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta dei sette chakra maggiori.
I chakra veicolano l’energia dentro e fuori dal corpo. Quando un centro energetico funziona in pieno è attivo ed è coordinato con gli altri chakra, si definisce aperto.
Si dice che Buddha avesse raggiunto uno stato in cui tutti i centri del suo corpo eterico erano perfettamente funzionanti e coordinati.
Buddha riuscì a raggiungere questo equilibrio grazie alla meditazione e alla concentrazione dell’attenzione su un punto situato tra le sopracciglia chiamato Ajna (sesto chakra).
Anche Gesù come Buddha aveva raggiunto il perfetto controllo del suo sistema energetico.
Questi due esseri illuminati erano in grado di trasferire agli altri la forza vitale nell’atto di guarigione.
La citazione biblica
Se avrai un solo occhio, l’intero tuo corpo si riempirà di luce
si riferisce proprio ad Ajna, che alcuni chiamano il terzo occhio.
Se tramite la meditazione e la concentrazione aprirai il tuo terzo occhio, diventerai un essere di luce, un illuminato.
Una piccola chicca, questo pezzo del vangelo era presente anche tra le letture del nostro matrimonio, non a caso aggiungerei.
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Il simbolo del caduceo rappresenta i canali principali del nostro corpo dentro i quali scorre il prana o energia vitale.
Il caduceo illustra perfettamente il modo in cui l’energia vitale circola in continuazione all’interno del corpo.
Quando sopraggiunge una malattia, c’è sempre una carenza o un eccesso di energia in alcune zone del corpo.
Il prana viene assorbito attraverso il sistema respiratorio legandosi agli atomi di ossigeno.
Tra le zone più cariche di prana, troviamo quelle che presentano un alto livello di ionizzazione negativa.
I boschi, le foreste e le cascate naturali sono i luoghi più ricchi di ioni negativi, quindi di prana.
In questo articolo ti abbiamo parlato del camminare in montagna come atto meditativo per riscoprire i propri poteri.
La ionizzazione negativa dell’aria è ottenuta anche tramite l’utilizzo di lampade di sale. Qui trovi tutti i segreti e i consigli di utilizzo sulle lampade di sale.
Esistono due tipi di prana, uno maschile e uno femminile, positivo e negativo.
Il prana positivo entra dalle narici e con un movimento spiraliforme va verso destra.
Quello negativo verso sinistra.
I turbinati del naso agevolano questo processo.
Le due correnti di prana così formatesi si dirigono lungo i canali energetici di Ida e Pingala, i due serpenti del caduceo.
L’energia scende lungo questi due canali, incontrandosi nel chakra posto all’altezza dell’osso sacro, il Muladhara.
Il flusso energetico può ora risalire lungo la spina dorsale, stimolando i chakra e di conseguenza gli organi adiacenti.
Particolarmente sensibili al movimento di energia sono le ghiandole endocrine che governano il metabolismo del nostro corpo.
Se Ida e Pingala si trovano in uno stato di equilibrio le cariche positive e negative del corpo sono equilibrate.
L’energia può liberamente fluire lungo Sushumna raggiungendo la sommità del bastone, il settimo chakra Sahasrara, anche chiamato il loto dai mille petali.
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Wild Blessing
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