Le cascate del Saent in Val di Rabbi, una meraviglia incastonata all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, un trekking facile, adatto anche ai bambini o ai camminatori meno esperti.
Non lasciarti travisare da queste parole, le cascate del Saent sapranno lasciare tutti a bocca aperta.
Di cosa si parliamo qui?
La val di Rabbi si trova tra la Val di Sole e la Val di Peio.
Il fatto che più ci ha colpito di questo luogo ospitante le cascate del Saent, è che in questa valle si concentrano numerose leggende riguardanti le streghe.
Pare che si praticassero antiche religioni in cui le donne avevano un ruolo attivo nei rituali.
Purtroppo nel tempo l’importanza della figura femminile all’interno del rito venne travisata e nacque il fenomeno della stregoneria. Streghe arrivate ai nostri occhi sempre in termini dispregiativi e superstiziosi, depredate dal loro ruolo di celebranti e messali del culto della grande Madre.
Disseminati all’interno della Val di Rabbi troviamo dei massi con incisioni caratteristiche tutti riconducibili a questo culto. Oggi su queste pietre si raccontano leggende e si vocifera fossero luoghi di ritrovo delle streghe per organizzare le loro malefatte.
L’acqua è l’elemento sacro che troviamo più di frequente nelle vicinanza delle chiese, lo abbiamo già raccontato a San Galgano, anche qui succede lo stesso e a quest’acqua sono attribuiti poteri particolari.
Ma andiamo a vedere da vicino, ammirando le poderose cascate del Saent, il potere racchiuso in queste acque.
Il punto di partenza migliore per visitare le cascate del Saent è il parcheggio Coler.
Da qui potrai iniziare il tuo trekking.
Prima di partire per le cascate del Saent adiacente al parcheggio troverai un laboratorio didattico a cielo aperto per i più piccoli. Qui potranno imparare divertendosi come usare i cinque sensi per approcciarsi alla Natura.
Lascia la macchina e dirigiti verso il grande ponte di legno che attraversa il torrente Rabbies.
Non attraversare il ponte, ma prendi il sentiero a destra con le indicazioni per cascate del Saent.
il tuo cammino sarà accompagnato dal fiume che scorre impetuoso alla tua sinistra.
Il torrente Rabbies percorre tutta la val di Rabbi prima di unirsi al fiume Noce.
Il primo tratto del percorso per le cascate del Saent è piuttosto facile, un lieve dislivello in salita ti farà entrare dolcemente all’interno di un grande bosco di conifere.
Procedendo troverai ampi spazi attrezzati con panchine, tavoli per i picnic e qualche griglia per accendere il fuoco in sicurezza. Il nostro consiglio è di proseguire, ci saranno punti più panoramici dove gustare il pranzo.
In questo pezzo del sentiero per le cascate del Saent si incontrano di frequente mucche al pascolo e greggi di pecore. Questi docili animali ti guarderanno attraversare i loro sentieri, e se vorrai prenderanno volentieri qualche coccola.
Il secondo tratto del trekking alle cascate del Saent si fa più impegnativo. Scalini e salite prenderanno il posto dei verdeggianti manti erbosi.
Questo pezzo è anche il più suggestivo, a ogni tornante il sentiero ti porterà più vicino ai balzi del Rabbies.
Arriverai infine a un ponte di legno che attraversa il torrente ai piedi della cascata più maestosa di tutto il giro.
Attraversarlo è una piccola avventura, gli schizzi d’acqua che si infrangono sulle rocce rendono il legno umido e ti sentirai un pò in un film di Indiana Jones!
Vista l’ultima cascata del Saent, inizierà la discesa fino ad arrivare alla malga Stablasolo.
Situata a 1500 metri di altitudine gode di una vista panoramica d’eccellenza. Con il bel tempo non c’è nulla di meglio che ristorarsi al sole, gustando i prodotti tipici della val di Rabbi.
Durante l’estate organizzano delle giornate in malga, per assistere alla vita del casaro e alle fasi di lavorazioni del latte. Consigliatissimo per i bambini.
All’inizio avevamo detto era un giro facile e adatto a tutti e non ci smentiremo. Ma se la tua gamba è buona e vuoi allungare la passeggiata alle cascate del Saent per vedere un rifugio a quota 2436 metri, non perderti il rifugio Dorigoni.
Aperto solo da Giugno a Settembre il rifugio Dorigoni è una perla green delle val di Rabbi.
Con un focus sulla sostenibilità ambientale il rifugio utilizza l’energia idroelettrica prodotta da una turbina che sfrutta la potenza delle cascate del Saent.
Completano il progetto un impianto di potabilizzazione dell’acqua, la raccolta differenziata dei rifiuti e l’impianto di grigliata delle acque reflue.
Il sentiero per arrivare al rifugio Dorigoni è il 106.
Dalla malga Stablasolo sono circa 6-7km con un dislivello di 900 metri.
Fai attenzione perché questa parte della valle non ha copertura telefonica.
Sia che tu sia salito fino al rifugio Dorigoni o abbia fatto il giro facile delle cascate del Saent, il percorso si chiude ad anello sul grande ponte di legno incontrato all’inizio.
Qui ti suggeriamo di seguire le indicazioni per il percorso a piedi nudi. Vuoi sapere cosa si prova a passeggiare per 500 metri scalzi nel bosco? Attraversando un rigagnolo di acqua sorgiva e camminando su tronchi e pigne?
Te ne parleremo nel prossimo articolo, dove scoprirai l’importanza di questo assaggio di forest bathing o shinrin yoku.
Lunghezza percorso: 6km
Dislivello totale: 380 metri
Acqua: alla malga Stablasol e numerose fontane lungo il percorso
Tempo stimato di percorrenza circa 2h
Percorso ad anello
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