Il pendolo divinatorio è un semplice strumento composto da un filo e da un peso attaccato ad una delle estremità. Nella pratica della divinazione è diventato uno degli strumenti più utilizzati, per la sua versatilità e semplicità d’uso.
La disciplina da cui il pendolo trae le sue origini è la radiestesia, la stessa disciplina con cui i rabdomanti cercavano le fonti di acqua usando delle bacchette di legno.
Forse è proprio il collegamento con le bacchette di legno e l’associazione con la magia, che ha reso la radiestesia, e per esteso il pendolo stesso, uno strumento usato nella comunità New Age.
Ma è davvero possibile trovare l’acqua nel sottosuolo, o oggetti smarriti, usando il pendolo?
La risposta è sì, ma come sempre, cerchiamo di capire insieme come sia possibile, lasciando la “magia” da parte.
Soprattutto nel corso dell’800 e per tutto il ‘900 l’interesse verso le energie e il loro rapporto con l’essere umano è andato in crescendo. Sì è compreso come l’uomo in quanto animale immerso nella natura sia profondamente parte di essa e possa dialogare con ciò che lo circonda usando appunto, l’energia.
Il concetto di campo magnetico terrestre e non solo, tutti gli studi intrapresi sulla materia invisibile come cellule, atomi e molecole ha portato la scienza a ipotizzare collegamenti prima impensabili.
Sì è visto come gli atomi siano composti da piccole particelle e come a loro volta queste particelle siano composte da altre piccole parti.
Arriviamo ai giorni nostri e alle affascinanti teorie della fisica quantistica per capire come tutto sia in possesso di una carica di energia che attrae o respinge la materia attorno a sè.
Di cosa si parliamo qui?
Il pendolo divinatorio è uno strumento di poche parole, dice “si”, “no”, “non so”.
Utile in quei casi dove abbiamo bisogno di risposte veloci e dirette.
Del suo uso dettagliato parleremo in futuro, perché coinvolgeremo anche la scienza della Radiestesia, ma per non lasciarti con troppa curiosità, accenniamo le basi.
Lo strumento pendolo può essere fatto di qualsiasi materiale, dal legno, al cristallo, al metallo eccetera.
Nel caso tu sia fuori casa e non abbia il tuo pendolo, andrà bene anche un filo con attaccato un piccolo peso.
Indovina cosa è importante?
TU.
Per usare il pendolo divinatorio, devi essere tranquillo.
Con la mente devi lasciare fluire i pensieri senza fermarsi su nessuno di essi.
Si tiene il pendolo divinatorio con la mano destra (che riceve) perpendicolare al palmo della mano sinistra (che da). Quest’ultima va tenuta all’altezza del plesso solare.
Prima di porre la vostra domanda al pendolo divinatorio, ad ogni utilizzo, devi verificare a cosa corrisponde il verso orario o antiorario di rotazione.
Chiedi, “Dimmi il tuo si”, e guarda il verso di rotazione.
Fai lo stesso per la risposta negativa.
A questo punto saprai come potrà “rispondere” alle tue domande.
Se il pendolo divinatorio non ruota ma rimane fermo, normalmente la risposta è “non so”.
Una delle massime del sapere esoterico recita:
“Così in alto, cosi in basso”
Significando che tutto ciò che possiamo vedere al di fuori di noi è anche un processo che avviene al nostro interno. Ecco che l’essere umano, non più visto come una creazione divina a a sé stante, inizia a trovare il proprio posto come entità dotata non solo di energia, ma anche dotata delle capacità per comprenderla.
Sì parla di “Antenna Uomo“, come l’essere umano in grado di allinearsi alle frequenze più sottili, un po’ come una stazione radio sintonizzata sui canali più elevati.
Discipline come lo yoga, la meditazione, il digiuno permettono con la costanza di elevare l’energia interna dell’essere umano e renderlo capace di percepire cose che prima passavano inosservate.
Quando, negli articoli precedenti, mi riferivo all’uso dell’intuizione era di questa intuizione “raffinata” di cui sto parlando ora.
Praticare la meditazione e il silenzio mentale è una buona partenza indispensabile per approcciare l’uso della radiestesia e del pendolo.
I materiali da preferire all’inizio dovrebbero essere i più semplici possibile, legno o ottone sono ottimi perché non trasmettono vibrazioni che potrebbero “interferire” con le vostre pratiche.
I cristalli invece, molto usati per produrre pendoli esteticamente più belli, hanno già vibrazioni proprie, ogni pietra infatti ha determinate caratteristiche peculiari, solo per questo motivo la scelta di pendoli in cristallo è da preferire quando già ci si sente sicuri.
Una volta scelto il vostro pendolo divinatorio abbiate cura di preparare lo spazio per operare la vostra divinazione.
Sì dovrebbe operare su un tavolo di legno, seduti su una sedia e con i piedi ben piantati a terra.
Il luogo scelto dovrebbe essere lontano da fonti di inquinamento elettromagnetico come televisioni, computer o cellulari.
In generale ci si dovrebbe sentire comodi, non si dovrebbero incrociare nelle braccia nelle gambe e si dovrebbe preferire di indossare abiti non troppo stretti. Tutti questi piccoli accorgimenti servono a far sì che l’energia scorra senza limitazioni.
La divinazione con il pendolo non dovrebbe superare i 20 minuti e sarebbe opportuno avere uno stato d’animo sereno evitando di lavorare quando si è troppo stanchi o dopo una intensa attività fisica o in periodi di forte stress.
Ora che il nostro spazio è pronto possiamo cominciare a lavorare.
A seconda della mano dominante ovvero la mano con cui scriviamo, impugneremo il filo del pendolo divinatorio.
A differenza di tante fotografie che si vedono la lunghezza del filo del pendolo non dovrebbe essere eccessiva.
Il filo deve essere tenuto tra il pollice e l’indice della mano dominante senza nodi, così da permettere alla cordicella tutte le oscillazioni possibili.
La parte terminale del filo dovrebbe essere tenuta all’interno della mano usando il dito medio possibilmente al centro del palmo in corrispondenza del canale del meridiano di Pericardio/Mastro del Cuore 8.
Il pendolo divinatorio è uno strumento che ci può dare risposte limitate, e dovremmo tenere conto di questa semplicità di risposta nella formulazione delle nostre domande.
Ci sono 4 tipi di movimenti base, una rotazione in senso orario, una rotazione in senso antiorario, un’oscillazione verticale è un oscillazione orizzontale.
Per convenzione un’oscillazione in senso orario corrisponde ad una risposta positiva e di contro una rotazione in senso antiorario corrisponde ad una risposta negativa.
Tuttavia è buona norma trovare per se stessi l’associazione delle risposte positive o negative a seconda della rotazione prima dell’inizio della nostra divinazione. Ricordando che ogni essere umano è diverso e unico procedete a testare le risposte del vostro pendolo prima di ogni seduta.
Si procede chiedendo direttamente al pendolo divinatorio di dirvi il suo modo per rispondere “sì” o “no”, entrambi i casi vedrete il pendolo muoversi in una delle quattro modalità descritte.
Dopo aver capito le modalità di risposta del pendolo divinatorio potete porre le vostre domande ricordando che non devono essere ambigue poiché le risposte che il pendolo può darvi sono solo positive o negative.
La prima domanda che potete porre al pendolo è “in questo momento io sono in grado di lavorare con il pendolo divinatorio?“, Perché non è sempre detto che quando noi vogliamo fare una divinazione siamo pronti.
Se la risposta positiva potete andare avanti e formulare la vostra domanda come segue: deve essere formulata nel modo più chiaro possibile e per questo dovreste conoscere molto bene l’argomento di ciò che volete chiedere.
Alcune domande non sono permesse e cioè quelle che riguardano altre persone al di fuori di voi.
Questo perché voi state operando con la vostra energia per voi stessi e nel momento in cui usereste questa energia per chiedere informazioni per conto terzi muovereste questa energia ad un livello molto sottile definito karmico, operando quindi su un piano più delicato e nel quale non si dovrebbe mettere mano.
Dopo ogni seduta con il pendolo divinatorio è bene disimpegnare il pendolo stesso da tutte le energie che ha captato, questa operazione può essere fatta molto facilmente facendo toccare la punta del pendolo divinatorio a terra oppure soffiando sulla punta del pendolo oppure se possibile e il materiale lo permette lavare il pendolo sotto acqua corrente. Essendo l’essere umano un’antenna e il pendolo un suo prolungamento, anche l’operatore dopo una divinazione dovrebbe lavare con attenzione mani e braccia almeno fino ai gomiti per “pulire” se stesso dalle energie mosse.
Questo articolo è stato scritto da Valentina, se ti interessa sapere di più su di lei clicca qui.
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2 Comments
Sono UN NOVEDENTE ASSOLUTO , LA MIA COMPAGNA è MOLTO MALATA IN QUESTO MOMENTO LEI è RICOVERATA IN TERAPIA INTENSIVAINTUBATA E SEDATA,LEI MI AVEVA REGALATOP IL PENDOLO E DA CASO HO CERCATO DI AVERE SUE NOTISìZIE SULLA SUA SALUTE LA RISPOSTA DEL PENDOLINO è STATA POSITIVA ROTEANDO IN SENSO ORARIO ,INFATTI HO RICEVUTO NOTIZIA CHE SI STAVA RIPRENDENDO MOLTO LENTAMENTE E CHE CI VORRà QUALCHE TEMOO PRIMA CHE SIPOSSA RIPRENDERE BENE, IO CONGTINUERò AD INTERROGARLO ANCORA , DIMENTICAVO SONO SOLO CON IL SUO ATTO CHE SENTE LA SUA MANCANZA PERCIò è MORTO IRRITANTE,MON LE RISPOSTE DEL PENDOLINO NON MI SENTO PU SOLO GRAZIE AMICI.
grazia a te giuseppe per aver condiviso con noi questi tuoi attimi di vita vissuta, un abbraccio