Il latte fa male! Qualcuno te lo avrà detto sicuramente!
Ma cosa c’è di vero dietro questa affermazione?
Scopriamolo insieme
Di cosa si parliamo qui?
Il latte vaccino contiene: acqua, proteine, colesterolo, acidi grassi prevalentemente saturi, calcio, sodio, potassio, zuccheri, vitamina A, magnesio, poca vitamina B12 e D.
Inoltre contiene:
La mucca viene inseminata artificialmente circa un anno prima di quello che avverrebbe in natura.
Dopo 3-4 mesi dal parto, viene nuovamente ingravidata, tramite inseminazione artificiale, e deve affrontare contemporaneamente la nuova gravidanza e la continua mungitura.
Nella seconda metà della gravidanza, vi sono in circolo un sacco di ormoni sessuali che passano nel latte.
Il latte che si beve deriva per un 70%-80% da animali in gravidanza.
Genericamente parlerò del latte di mucca, ma lo stesso discorso vale per il latte di capra e i suoi derivati.
Con una sola tazza di latte di 300 ml un bambino assume sostanze ad attività estrogenica circa 4000 volte superiori a quelle che si trovano nei contaminanti ambientali (Ganmaa et all., 2001).
Inoltre il latte con i suoi derivati, fornisce dal 60 all’80% degli estrogeni assunti con il cibo nella dieta occidentale (Hartmann et all., 1998).
Viste le forzate mungiture un terzo delle mucche sfruttate soffre di mastiti (una dolorosa infiammazione prevalentemente batterica delle mammelle), che vengono curate con antibiotici e la mucca perde ogni giorno sangue e globuli bianchi morti (definiti cellule somatiche) e a volte pus.
Un certo livello di sangue e cellule somatiche è ammesso nei prodotti del latte. Questo livello in Europa, stabilito da una normativa, è di 400.000 cellule somatiche per ogni millilitro di latte (In Canada o in altri Paesi il livello è addirittura maggiore) e fino a 100.000 germi.
Prima di tutto, il latte è specie-specifico.
Contiene le proporzioni corrette per la propria specie, non per le altre.
Quando è di altre specie non è salutare berlo perchè ha una composizione molto diversa.
Vediamo le principali differenze che vi sono tra il latte vaccino del vitello e la composizione del latte umano:
Un tempo, quando i bambini erano denutriti e rachitici, il latte è stato un alimento importante perché, essendo ricco di proteine e grassi, compensava la scarsa alimentazione. Oggi i bambini sono troppo nutriti e non hanno assolutamente bisogno di latte. Inoltre il latte di oggi è dannoso perché le mucche negli allevamenti non sono più quelle di un tempo.
Il latte è dannoso perchè le mucche non sono più quelle di un tempo.
Per i bambini SOTTO ALL’ANNO DI ETA’ NON E’ INDICATO il latte vaccino, ma esistono latti formulati vegetali (derivati dalla soia e dal riso). Questi latti arricchiti di nutrienti essenziali si utilizzano senza problemi.
Quando si dice che il latte fa male sotto i 12 mesi è può portare ad anemia e obesità.
Le coliche addominali del lattante sono spesso dovute al consumo di latte animale da parte della madre. Questo a causa del passaggio del latte vaccino nel latte materno.
Il latte e i latticini sono una fonte eccessiva di proteine animali in grado di stimolare la genesi di cellule adipose (grasse).
Se consumati sotto i tre anni, anche il latte e i latticini magri, aumentano il rischio di sovrappeso e obesità, predisponendo alle malattie cardiache.
Nessun mammifero tranne l’uomo continua a bere latte di un’altra specie nel corso della vita.
Le esigenze nutrizionali dell’adulto sono differenti da quelle del lattante e ogni mammifero impara a vivere cibandosi di altri alimenti più appropriati.
La caseina è una proteina complessa.
La sua digestione è difficile perché nell’apparato digerente tende a “cagliare”.
L’intolleranza al lattosio deriva da una scarsa o assente produzione di lattasi, l’enzima deputato a rompere il lattosio e renderlo così assorbibile nell’intestino.
Nella maggior parte delle persone questo enzima tende a ridursi con l’avanzare dell’età.
Se il lattosio non viene digerito fermenta nell’apparato digerente con produzione di acidi e gas che portano a gonfiore, meteorismo, diarrea e dolori addominali.
Il problema è l’eccesso di proteine contenuto nel latte.
Tutte le proteine e proteine devono essere “trasformate” nel fegato in carboidrati o grassi.
Per fare questo vengono prodotti dei residui acidi trattati dal rene.
L’acidosi che si produce può contrastare l’attivazione della vitamina D.
La cascata infiammatoria che si produce pone le basi per l’insorgenza di varie patologie.
Il Prof. Veronesi e la sua fondazione sono sempre stati attenti al ruolo dell’alimentazione nella salute.
Una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e colesterolo facilita lo sviluppo delle cellule tumorali.
Non solo, però, le carni rosse e lavorate facilitano l’insorgenza di tumori.
Il latte fa male? Non viene data una risposta netta dalla sua fondazione, enfatizzando di più uno stile di vita sano nel suo complesso.
Parlare del latte suscita sempre grandi perplessità perché va a toccare profonde implicazioni antropologiche, psicologiche e culturali.
L’industria multimilionaria del latte ci racconta che il latte e i latticini fanno molto bene.
Ci ingannano con la pubblicità delle mucche felici con nomi simpatici come Lola o Clarabella che pascolano libere su distese di prati verdi con i vitellini accanto.
Non raccontano però, la condizione in cui gli animali che producono latte, vengono allevati e come questo sia associato all’insorgere di rischi per la salute umana.
Consumare latte e latticini non è diverso dal mangiare carne o pesce: IN TUTTI I CASI GLI ANIMALI VENGONO UCCISI.
I vitelli dopo pochi mesi, le mucche dopo qualche anno di sofferenze sia fisiche che psicologiche.
Inoltre, come per tutti i mammiferi, le mucche producono latte per il proprio vitellino, solo dopo essere state ingravidate ed aver partorito.
NON esistono metodi non cruenti per produrre latte.
Ogni goccia di latte, alla fine, non è così “deliziosa”.
Il modo in cui gli animali sono allevati rende i prodotti del latte una fonte di vergogna e non certo di orgoglio.
Questo argomento è molto complesso, per cui non è possibile trattarlo in maniera approfondita in un unico articolo, ma spero di riuscire a incuriosirti e ad incentivarti ad approfondire.
Genericamente parlerò del latte di mucca, ma lo stesso discorso vale per il latte di capra e i suoi derivati.
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Problemi che derivano dall’uso del latte e dei suoi prodotti:
Inoltre, I LATTICINI NON SERVONO A NIENTE PER LA SALUTE.
Bevendo latte continui a finanziare un’industria di sfruttamento e violenza.
Le mucche vengono costrette a produrre 10 volte tanto il latte che produrrebbero naturalmente per il loro vitellino.
Se mangiasse SOLO l’erba la mucca non potrebbe produrre così tanto latte.
Le razze bovine attuali sono ben diverse da quelle di un tempo, e derivano da incroci e selezioni tese ad aumentare la resa produttiva per arrivare a produrre 9000/10.000 l. di latte all’anno.
Il prezzo da pagare è una vita molto più breve di questi animali e la minaccia di estinzione delle razze autoctone.
La maggior parte delle mucche allevate in Italia non poggerà mai le zampe sul manto erboso di un prato.
Gli animali non riescono a sopravvivere a questo carico sia fisico che metabolico con grossi problemi di salute e di infezioni che prosciugano questi animali di tutte le loro energie.
Ma uno degli elementi che consuma di più il corpo delle mucche da latte è proprio quello del parto.
I vitelli sono di fatto un sottoprodotto del sistema dell’industria lattiero-casearia, che non sapendo come utilizzare i nati di sesso maschile li “investe” nell’industria della carne.
Se vuoi sapere come vivono le mucche da latte negli allevamenti intensivi leggi l’articolo
Un allevamento etico produce derivati animali senza privare i cuccioli del latte materno, ma utilizzando solo il latte in esubero, comprende il mantenimento degli animali, anche di quelli improduttivi, fino alla loro morte naturale, senza sterilizzazione degli animali.
Quando c’è davvero il latte in esubero, è troppo poco per coprire le spese di un allevamento, soprattutto dove gli animali non vengono ingravidati artificialmente e forzatamente, quindi la produzione di latte è solo periodica.
Dietro il latte e il formaggio che trovi al supermercato, c’è SEMPRE l’ingravidamento forzato e continuo che destabilizza l’animale (come destabilizzerebbe qualsiasi donna), e un cucciolo allontanato dalla madre e venduto per la carne a pochi giorni o mesi o fatto crescere per seguire lo stesso destino della madre.
L’allevamento etico NON è sostenibile (data la grande richiesta a prezzi sempre più bassi), a meno che, non si abbiano fondi inesauribili per coprirne gli enormi costi.
“Se i macelli avessero le pareti di vetro, saremo tutti vegani”
Ci hanno insegnato fin da bambini che consumare latte (o mangiare carne) sia normale, necessario e naturale.
Ora che conosci qualcosa in più su questo argomento, facendoti queste domande potrai arrivare tu stesso alla risposta:
Ormai è facilissimo sostituire il latte di mucca nelle preparazioni dolci o salate con i numerosi latti vegetali presenti sul mercato.
Stesso discorso vale per panna, yogurt, burro.
Si possono tranquillamente fare deliziose torte, biscotti, brioches e gelati senza latte vaccino.
Di formaggi vegetali ne esistono di diversi tipi, bisogna solo provarli e trovare quello che ci piace di più.
E il calcio?
Il calcio è contenuto in moltissimi alimenti vegetali quali
Non dimentichiamoci che la mucca è un erbivoro, quindi, nel mondo vegetale sono moltissime le fonti di calcio.
Per approfondire:
www.veggiechannel.com
www.scienzavegetariana.it
www.tvanimalista.info
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2 Comments
Grazie per questo bellissimo articolo ,sono vegana da 7 anni,l ho apprezzato perché completo ma spiegato in modo semplice, mi auguro che sempre più gente acquisisca consapevolezza alimentare,letto anche l articolo sul mio gruppo rh-, molto interessante, sapevo qualcosa.Buon lavoro belle anime
Grazie a te per queste belle parole! complimenti sinceri come questo sono il vero motore che ci spinge a migliorarci e impegnarci sempre al massimo!!! grazie ancora