Se avete il letto il nostro articolo su Burano sapete che l’acqua alta a Murano non poteva farci paura grazie all’acquisto di Marco: due stupendi stivali da pescatore color fango misto erba marcia.
A Murano trascorriamo l’ultimo giorno del nostro week end romantico e un po’ bagnato.
La camera del nostro hotel era così confortevole che svegliarsi e decidere di uscire è stato più faticoso di uno dei nostro articolo su Burano
Murano è bella! È bella anche con l’acqua alta.
Indossate stivali di gomma e non lasciatevi intimorire dalle aspettative disilluse o dalla vostra visione di normalità.
Passeggiare con l’acqua alta è come tornare bambini, anzi più bello perché non c’è nessuno a redarguirti con frasi “poi ti bagni i piedi e ti ammali”
Di cosa si parliamo qui?
Noi abbiamo passato l’intera giornata con i piedi ammollo visitando le fornaci e i loro coloratissimi e pienissimi negozi. In molte di queste è possibile entrare, pagando, ed ammirare la maestria con la quale il vetro soffiato prende forma trasformandosi in cavallini, vasi, palloncini e mille altre forme.
Ogni opera è diversa dall’altra. Ogni opera ha il suo tempo di creazione e raffreddamento e se questi tempi non vengono rispettati, l’oggetto…si rompe!
I mastri vetrai si muovono da una parte all’altra della fornace come in una danza, le loro mani veloci e precise sembrano dirigere un’orchestra. Un ritmo dolce e deciso scandisce le loro giornate e le loro creazioni.
Forse dovremmo imparare da quegli oggetti, dovremmo imparare anche a noi a darci il giusto tempo per “costruirci”
Costruire la nostra identità, quello che vogliamo, chi vogliamo diventare e cosa ci piace davvero fare. La magia della creazione di queste opere ci insegna che il lavoro degli artigiani, la pazienza e il rispetto dei tempi rende le cose uniche e vere.
Comunque, stavamo parlando di vetro no?
Sapete com’è fatto il vetro?
Il vetro di Murano è un composto di silice con l’aggiunta di carbonato di sodio. Ad altissime temperature queste polveri fondono e si trasformano in vetro.
Il vetro soffiato, chiamato così perché gli artigiani lo modellano soffiando in una sorta di grande cannuccia, viene lavorato ad alte temperature.
In base alla finitura che si vuole ottenere, si scelgono anche ossidi metallici che conferiscono particolari colorazioni.
Il museo è spettacolare. Il percorso di visita è cronologico: dai reperti romani sino ai giorni nostri. Ricordatevi di alzare gli occhi per ammirare anche gli affreschi delle sale e lasciatevi incantare dalla bellezza degli oggetti.
Siamo stati gli ultimi fortunati a poter ammirare la bellezza della gigantesca cometa blu di vetro divenuta simbolo di Murano insieme alla Torre Civica.
Dopo 11 anni infatti la grande Stella è stata rimossa. Nel 2007 era stata infatti posizionata dal suo creatore, Simone Canadese, nel Campo in occasione della manifestazione Natale di vetro. Questa bellissima opera d’arte, come si legge dai verbali, avrebbe occupato 56metri quadri di suolo pubblico in modo abusivo.
Nel novembre 2018 la Stella Blu ha lasciato l’Italia volando all’estero pare nel giardino di un compratore privato.
L’acqua alta, nella foto, aveva appena lasciato agibile il Campo.
Quando siamo andati noi la piazza antistante era completamente sott’acqua, abbiamo quindi trovato tutti gli ingressi chiusi.
Poi perdetevi, non fate programmi…girovagate lasciandovi tentare dalle tante vetrine colorate e se avete tempo fate una scappata nella vicina Venezia o a Burano dove altri colori vi attendono.