In Ayurveda il dosha Pitta, composto dagli elementi acqua e fuoco, viene definito come il dosha della trasformazione.
Scopriamo insieme tutte le caratteristiche del dosha Pitta
Il dosha Pitta governa la temperatura corporea e la carnagione, regola il sistema ormonale, metabolico e AGNI, il nostro fuoco digestivo.
Agni tradotto in termini occidentali, è quella capacità di tutti gli organi digerenti di essere attivi, efficaci e coordinati nel loro funzionamento.
La sede principale del dosha Pitta come puoi immaginare è lo STOMACO.
Un eccesso di energia PITTA può dare origine a indigestione, problemi alla vista, pressione alta, tensione muscolare e reagire agli eventi con rabbia, rancore e competizione.
Una carenza del dosha PITTA invece può causare anemia, stanchezza, scarsa autostima, tremori e diminuzione della temperatura corporea.
Di cosa si parliamo qui?
Parliamo ora della costituzione, come possiamo avere intuito dalla descrizione sopra, la costituzione Pitta è caratterizzata dal FUOCO, come sarà allora l’aspetto mentale e fisico del soggetto con dosha Pitta?
Esistono 5 tipi di PITTA detti anche SUBDOSHA che sono: pachaka pitta, ranjaka pitta, sadhaka pitta, alochaka pitta e bhranjaka pitta.
Ha sede nello stomaco e nell’intestino tenue.
Influenza le attività dei succhi della digestione (saliva, bile, succhi gastrici, succhi pancreatici).
Pachaka è l’energia più importante poiché sostiene gli altri quattro subdosha a funzionare correttamente.
Il suo squilibrio provoca indigestione, acidità e reflusso.
Ha sede nella milza e stomaco ma principalmente nel fegato.
Ha la funzione di formare il sangue.
Il fegato è di vitale importanza mantenerlo in salute, è il principale organo di eliminazione e disintossicazione, tende ad accumulare le sostanze chimiche e nocive.
Il suo squilibrio provoca anemia e ittero.
Ha sede nel cuore.
Governa l’intelligenza, l’autostima, la memoria, l’abilità nell’ottenere risultati, la creatività e la capacità di esprimere i propri sentimenti.
Il suo squilibrio mina il buon funzionamento delle suddette funzioni.
Non si è ancora a conoscenza se questo Pitta sia il cuore stesso o agisca in tutto il corpo.
Il mio personale punto di vista è questo: tutto quello che governa sadhaka pitta è il cuore stesso, la conseguenza dell’equilibrio o squilibrio di questa energia influenza tutto il corpo.
Tutti noi a prescindere dal nostro dosha predominante che abbiamo possiamo imbatterci ad avere una scarsa o eccessiva autostima, una buona o scarsa memoria, vero è, che se il tuo dosha predominante è PITTA, questi squilibri potrebbero arrivare con un carico da 100 non indifferente.
Il mio consiglio in questi casi (da brava pitta quale sono) è fare cose piacevoli, sperimentare, uscire dalla zona di comfort, osservare senza giudizio e cercare di capire se sotto sotto percepite un senso di colpa nei confronti degli altri e\o di voi stessi ogni qualvolta cercate di fare un’azione nuova o diversa da quella che siete abituati.
Bugiardino per sadhaka pitta: meditazione e pratica Yoga dedicata al II e IV chakra ripetuta con costanza.
Successivamente meditazione e pratica Yoga dedicata al nostro III e V chakra.
Ha sede negli occhi e regola la vista.
Il suo squilibrio provoca disturbi visivi.
Ha sede nella pelle.
Regola la temperatura corporea, il sudore e la secrezione di sebo.
Il suo squilibrio comporta una serie di disturbi cutanei, dalla psoriasi alla vitiligine.
Questi sono i principali squilibri di PITTA, imparare ad ascoltarsi, riconoscere i sintomi ed essere consapevoli dell’energia presente dentro di noi, è il primo passo verso la guarigione e l’equilibrio.
Il corpo è il nostro maestro, il 70% dei nostri disturbi sono correlati a una cattiva alimentazione, non scordiamoci (soprattutto per i dosha Pitta) che AGNI è il nostro fuoco digestivo. Ed è fondamentale mantenerlo sempre in un buono stato di salute.
Per chi ha predominanza di dosha PITTA, sapere che cibi prediligere e quali no, come ripulire e riequilibrare il fegato sono elementi fondamentali da tenere in considerazione se vogliamo mantenere in equilibrio il nostro umore, la pelle, la vista e tutti gli organi viscerali.
Ecco qualche consiglio per una dosha Pitta secondo l’Ayurveda.
Quando vi accorgente che il dosha Pitta è aggravato, sta aumentando, il tempo è caldo, umido (estate e inizio autunno) bisogna cambiare o rivedere il modo in cui si mangia e come si prepara il cibo.
La qualità del cibo deve essere
Quando avete pitta come dosha il digiuno può portare grandi benefici, anche se all’inizio sarà dura, perché il metabolismo di pitta è molto attivo e l’appetito certo non gli manca!
Peperoncino, sale, cioccolata, caffè, carni rosse, pomodori, lenticchie (prediligere le lenticchie rosse), frutti rossi, frutta secca, kefir e segale.
Tanti altri cibi sono da ridurre e allo stesso tempo tanti altri sono da prediligere, ma ogni situazione è a sé, e va vista singolarmente.
Piccolo consiglio per un tipo PITTA in eccesso, se pratichi Yoga (se non sei praticante, valuta l’idea di iniziare) dedicati a una pratica dinamica (senza esagerare) e mantieni le posizioni.
Prediligi le asana con torsioni, medita sul tuo potere personale, sulla gentilezza e gratitudine, fai respiri profondi, osserva, prenditi cura e trasforma la tua rabbia in coraggio.
You’re a gentle warrior
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Sarò felice di darti più strumenti per un’alimentazione e una pratica yoga adattata al tuo dosha che in questo momento può essere maggiormente in disequilibrio.
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